Da informazionefiscale.it del 09 aprile 2018
Modello 730/2018: quali sono le spese per la casa che è possibile scaricare con la dichiarazione dei redditi? Ecco tutti i bonus previsti, dai lavori di ristrutturazione fino alle spese per mutuo e affitto.
Modello 730/2018: le spese per la casa sono tra quelle che è possibile portare in detrazione con la dichiarazione dei redditi.
Il costo dei lavori di ristrutturazione, così come la spesa per l’affitto o per comprare casa possono essere scaricati dalle tasse e consentono di beneficiare di una detrazione fiscale di importo variabile.
Una parte delle spese detraibili saranno già compilate all’interno del modello 730 precompilato, disponibile online dal 16 aprile 2018: si tratta, ad esempio, dei lavori svolti in condominio o degli interessi passivi del mutuo.
I bonus per la casa nella dichiarazione dei redditi 2018 consentono di beneficiare di sconti fiscali che vanno dal 50% al 75%: parliamo in questo caso della detrazione per le ristrutturazioni, dell’Ecobonus e del bonus mobili.
Ulteriori agevolazioni sono inoltre previste per chi ha comprato casa, così come è prevista la possibilità di scaricare il 19% del canone di locazione per chi vive in affitto, sia che si tratti di giovani studenti che di lavoratori.
Le spese per la casa da portare in detrazione fiscale sono quelle sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 dovranno essere inserite all’interno del quadro E del modello 730/2018, seguendo le istruzioni per la compilazione dell’Agenzia delle Entrate di seguito riportate.
Ecco tutte le spese per la casa che è possibile portare in detrazione con il modello 730/2018 e le istruzioni per la compilazione.
Modello 730/2018: le detrazioni per chi ha comprato casa
Una delle importanti detrazioni fiscali che è possibile richiedere con il modello 730/2018 riguarda i contribuenti che hanno contratto un mutuo per comprare casa, i quali possono scaricare con la dichiarazione dei redditi gli interessi passivi pagati nel 2017, a prescindere dalla data di scadenza della rata del mutuo.
In questo caso bisogna però fare attenzione ai diversi limiti di detraibilità previsti:
- per chi ha comprato la prima casa, sarà possibile detrarre il 19% degli interessi pagati nel 2017 fino ad un massimo di 4.000 euro – la spesa dovrà essere inserita nel rigo E7;
- la detrazione degli interessi sul mutuo per la seconda casa è possibile soltanto per quelli stipulati prima del 1993 e in questo caso si potrà scaricare il 19% fino a 2.065,83 euro – la spesa dovrà essere inserita nel rigo E8/E10 con il codice 8;
- la detrazione degli interessi per i mutui contratti prima del 1997 per recupero del patrimonio edilizio (lavori di manutenzione, restauro e ristrutturazione) è ammessa entro il limite di 2.582,28 euro – la spesa anche in questo caso dovrà essere inserita nel rigo E8/E10;
- per chi ha contratto un mutuo per costruire la prima casa, dopo il 1998, è possibile portare in detrazione gli interessi passivi entro il limite di 2.582,28 euro – rigo E8/E10 cod. 10.
Chi ha comprato casa da un’agenzia immobiliare potrà portare in detrazione fiscale anche le spese di intermediazione immobiliare, entro il limite di 1.000 euro dal quale sarà possibile recuperare il 19%. L’importo dovrà essere indicato nel Rigo E8/E10, cod. 17.
Per tutte le istruzioni leggi la guida completa dedicata alla detrazione degli interessi passivi del mutuo nel modello 730/2018
Le detrazioni per chi è in affitto
Anche chi è in affitto, che si tratti di giovani studenti oppure di lavoratori, potrà beneficiare di importanti agevolazioni con il modello 730/2018, grazie alla possibilità di scaricare il 19% del canone di locazione pagato nel 2017.
Così come per gli interessi passivi del mutuo, anche in questo caso bisognerà considerare diversi limiti di importo e istruzioni, ovvero:
- per l’affitto di studenti universitari fuori sede si potrà portare in detrazione un massimo di 2.633 euro ed è pari al 19% – i costi dovranno essere indicati al Rigo E8/E10 del modello 730/2017 utilizzando il cod. 18;
- i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni che hanno affrontato spese di affitto per l’abitazione principale hanno la possibilità di portare in detrazione, per un massimo di 3 periodi d’imposta, il costo annuo massimo di 991,60 euro se titolari di reddito annuo non superiore ai 15.493,71 euro – la spesa sostenuta dovrà essere indicata nel Rigo E71, cod. 3;
- la spesa di affitti a canone concordato può essere portata in detrazione entro il limite di 495,80 euro e 247,90 euro annui per redditi rispettivamente non superiori a 15.493,71 euro e 30.987,41 euro – bisognerà compilare il Rigo E71, cod. 2;
- l’affitto dell’abitazione principale può essere portata in detrazione per un importo massimo di 300 euro in caso di reddito non superiore ai 15.493,71 euro o di 150 euro nel caso di reddito non superiore ai 30.987,41 euro – la spesa dovrà essere indicata al Rigo E71, cod. 1;
- gli inquilini di alloggi sociali usati come abitazione principale possono detrarre l’affitto entro il limite di 900 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 e di 450 euro in caso di reddito non superiore a 30.987,41 – la spesa dovrà essere inserita al Rigo E71, cod. 4 del modello 730/2017.
Per tutte le istruzioni leggi la guida completa dedicata alla detrazione dell’affitto nel modello 730/2018.
Le detrazioni per chi ha ristrutturato casa
Chi ha ristrutturato casa, acquistato mobili ed elettrodomestici o sostenuto lavori per il risparmio energetico potrà portare in detrazione fiscale la spesa sostenuta nel 2017.
In questo caso le percentuali di bonus fiscale riconosciute variano e vanno da un minimo del 50% fino ad un massimo del 75% per i lavori di riqualificazione energetica dei condomini.
Per chi ha sostenuto spese di ristrutturazione edilizia nel corso del 2017 è possibile portare in detrazione con il modello 730/2018 il 50% dell’importo speso, entro il limite di 96.000 euro. La spesa dovrà essere inserita al Rigo E41/E53, quadro E, sezione IIIA e IIIB.
Chi ha acquistato mobili o elettrodomestici a seguito di lavori di ristrutturazione edilizia potrà scaricare il 50% della spesa entro il limite di 10.000 euro. In questo caso bisognerà compilare il Rigo E57, Sezione III C del modello 730/2018.
Per le spese volte a migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione è ammessa inoltre la detrazione Irpef del 65% per un tetto di spesa fino ai 100.000 euro e correlato alla tipologia di intervento effettuato. La spesa dovrà essere inserita al Rigo E61/E62, quadro E, sezione IV del modello 730/2018. La detrazione spetta fino al 75% se i lavori sono stati effettuati in condominio.
Per maggiori dettagli consulta l’approfondimento sull’Ecobonus per le spese sostenute nel 2017.
Ultimo anno di detrazione IVA per le case green
Chi ha comprato una casa di classe energetica A o B potrà portare in detrazione con il modello 730/2018 il 50% dell’IVA pagata.
Si tratta dell’ultimo anno in cui sarà possibile beneficiare della detrazione che, per gli acquisti effettuati a partire dal 1° gennaio 2018, non è stata prorogata.
Per chi ha comprato una casa green dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 l’importo dell’IVA verrà rimborsato in 10 quote annuali.
Per beneficiare della detrazione bisognerà compilare il rigo E59, inserendo nella:
- Colonna 1 (Numero rata): indicare il numero di rata che per l’anno 2017 sarà pari a 1;
- Colonna 2 (Importo IVA pagata): indicare l’importo dell’IVA pagata all’impresa da cui è stato acquistato l’immobile.
Per maggiori dettagli ed istruzioni i lettori possono far riferimento alle istruzioni per la compilazione del modello 730/2018 dell’Agenzia delle Entrate.